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Visualizzazione dei post da aprile, 2009

Una chicca da internet

Pubblico una chicca raccontata da un membro di una mailing list che raccolsi già qualche settimana fa: In una sera d’agosto del 2007 ricevo una telefonata da parte di un mio vecchio conoscente il quale mi invita a casa sua perché lo aiuti a risolvere alcuni problemi col suo computer. Giunto a casa sua mi presenta una sua amica lì presente, G. con la quale chiacchiero un po' prima di andare via. Nei giorni successivi, dietro invito di questo conoscente, lui ed io iniziamo a frequentarci piuttosto regolarmente e a volte ci incontriamo anche con questa signora. La sera del 19 dicembre 2007 assieme a questo conoscente vado a casa di G., vedova che vive con la figlia minorenne, e lei mi invita a cena per qualche sera. Il 26 dicembre, una settimana dopo, vado a cenare da lei in compagnia di questo suo amico. G. mi presenta la sua figlia quindicenne e durante la cena mi dice che posso andare da lei ogni volta che voglio senza pormi alcun problema quasi come fossi uno di famiglia. Il 28 ge

MASCHICIDIO: CONTRO LA CULTURA DELLA TROIAGGINE

Femmine, italiane, la vera emergenza siete voi che legittimate e riproducete la cultura della troiaggine. di Giuseppe Bizzarro È veramente deprimente vedere come oggi, nel pieno 2009, ormai nel terzo millennio avviato, vi siano ancora blog, forum, siti e varie imbecillaggini internettiane che strombazzano ancora vittimistici e patetici quanto ignoranti piagnistei femministici su presunte discriminazioni contro le povere donne perennemente oppresse, compresse, depresse e represse. Questo articolo di una certa Barbara Spinelli, per esempio, tratto da un blog ad alto tasso di tossicità (e pertanto sconsigliatissimo a chi soffre di patologie epatiche...) che è un’accozzaglia dei più beceri, pecorecci, retrivi, ignoranti e ottusi luoghi comuni veterofemministi denuncia la solita deficientaggine delle “cultura dello stupro” frutto di una mentalità perversa e malata a cui solo persone fortemente tarate mentali possono ancora dare ascolto. Ma cos’è la cultura dello stupro se non una delle tan