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Visualizzazione dei post da agosto, 2007

Il dilemma tra natura e cultura

Negli ultimi decenni, a seguito della caduta dei grandi sistemi teorici che hanno animato il dibattito sociale nel corso del XX secolo, si stanno affacciando tanti piccoli sistemi dottrinari, di cui molti parecchio effimeri e spesso superficiali, che però possono ricondursi a due linee di tendenza generale. Secondo la prima, più “antica” ma ora più in auge, si intende l’esistenza di un modo di essere intrinseco e precostituito degli esseri umani. Col termine “natura” infatti i sostenitori di una visione etologica dell’Umanità intendono appunto qualcosa di “sacro” che non può essere “violato”. Ogni dottrina che si prefigge di costruire un mondo “migliore” viene vista come una forzatura alla natura umana e quindi una violenza agli esseri umani. L’unica spinta atta al cambiamento di tale natura è data dall’evoluzione, concepita in genere come qualcosa che opera in tempi non brevi. La seconda è invece più recente e ha costituito spesso la base teorica di molte dottrine socio-politiche volt

Lavavetri

L'ordinanza contro i lavavetri suscita polemiche. Il commento giuridico di Affari Giovedí 30.08.2007 12:53 L'ordinanza della discordia: ecco cosa dice esattamente il provvedimento dell'assessore fiorentino Cioni contro i lavavetri L’ordinanza “lavavetri” adottata dall’assessore del Comune di Firenze Graziano Cioni, è stata oggetto in questi giorni, di un ampio dibattito riferibile sia agli aspetti politici che agli aspetti giuridici del provvedimento. Leggendo nel dettaglio il contenuto dell’atto, una questione, malgrado la sua rilevanza, non sembra essere stata oggetto di attenzione. Ci si riferisce in particolare a quanto si legge nel terzo punto della parte narrativa: “DATO ATTO che nell'esercizio delle attività suddette ed in particolare in quella di "lavavetri" si sono verificati molteplici episodi di molestie soprattutto agli incroci semaforizzati e che ciò configura pericolo di conflitto sociale per i numerosi alterchi verificatisi, in particolare nei

Uomini e donne

"Al giorno d’oggi, sempre più uomini e donne vogliono vivere come meglio credono e, per quel che riguarda la loro vita amorosa e la loro vita sessuale, non accettano alcuna regola. Immaginano che i precetti che sono stati dati dai saggi e dagli Iniziati, abbiano lo scopo di impedire di vivere. Non comprendono che la padronanza e il controllo degli istinti, consigliati dai saggi, hanno il solo scopo di spingerli a cercare manifestazioni d’amore migliori, e ad esprimerle in forme più belle, più ricche. Fintanto che non vorranno istruirsi e fare degli sforzi, le loro esperienze d’amore saranno solo occasioni per sprecare le energie più sottili, e addirittura per perdere il gusto di vivere. Gli esseri umani vogliono vivere, ma impediscono a se stessi di farlo. Continuano a celebrare e a cantare l’amore, quell’amore che è, così dicono, la cosa più importante al mondo, ma si organizzano per rovinarsi la vita attraverso il loro amore. Quando comprenderanno che amare è proteggere, arricch

Le vie delle critiche femminili sono contorte

Un paio di articoli riguardanti le eterne e contraddittorie critiche che le donne fanno al mondo maschile che cotto, crudo o infarinato non va mai bbbbbbbuono! Primo articolo: http://www.fottilitalia.com/NewsX.php?id=50 Son sempre gli uomini che non vanno bene, le donne invece son perfette a prescindere. Una manina per la coscienza manco a parlarne, loro son sempre "vere" donne, gli uomini invece o sono "machi" o sono "froci"! Ok, secondo articolo che ho scovato io sul sito dei selvatici di un certo Fabio Conti: http://www.maschiselvatici.it/messaggi/2003/luglio2003.htm Faccio notare che in circolazione ci sono delle autentiche tipologie di donne che lasciano alquanto a desiderare, che te lo fanno ammosciare appena aprono bocca, delle decerebrate che di femminile non hanno niente, delle deficienti che se ci provi sei una rottura di coglioni, se non ci provi sei frocio. Quello che voglio dire è che le maggiori responsabili degli attuali casini non sono masc

Fiasco o rivelazione?

Una realtà dei fatti che oggi scotta ammettere e riconoscere è quella della deriva sessista e distorta che ha preso un movimento che già era nato non del tutto imparziale e bene intenzionato, ossia il femminismo. Dalle rivendicazioni di pari diritti e uguaglianza dinnanzi alla legge, rivendicazioni per fortuna pienamente ottenute, si è passati via via a provvedimenti faziosi e artificiosi per costringere e forzare il popolo, le aziende, le istituzioni e quant’altro a rispettare dei canoni di parità numerica tra uomini e donne in vari ambienti di lavoro e di rappresentanza sociale. Canoni che, lungi dall’essere rispettati, in molti campi sono stati sempre più disattesi nella realtà e infatti la realtà ha visto da un lato la uniformazione “intergender” di molti posti di lavoro, ma in una gran parte di settori vi è stata una sempre maggiore specializzazione tra i due sessi. Così ci troviamo settori come l’istruzione, l’editoria e la magistratura a prevalenza femminile, mentre il managemen