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Visualizzazione dei post da febbraio, 2009

Cos'è veramente il comunismo?

Comunismo è negazione di capitalismo. Quindi per definire l'uno bisogna definire l'altro. Cos'è il capitalismo? Da quel che ne so è un sistema economico fondato sul lavoro salariato, la produzione di merci e lo scambio mercantile. Sarebbe a dire un sistema economico in cui, attraverso l'utilizzo del lavoro salariato si drena lavoro accumulato in un ciclo di auto accrescimento dell'apparato produttivo fine a se stesso. Comunismo sarebbe quindi un sistema economico che supera e nega questo meccanismo, ossia in cui non c'è più lavoro salariato, non c'è produzione di merci né scambio mercantile (e quindi non c'è più denaro). Un sistema in cui c'è la gestione diretta delle risorse economiche da parte della comunità che regola la produzione sulla base dei bisogni reali. Tutto questo a prescindere da giudizi di valore sul comunismo, tipo è bello è brutto, è realizzabile non è realizzabile, ecc. Comunque nessun essere umano può dirci com'è una società co

Progressismo responsabile

Il progresso sociale può essere una cosa buona se rispetta dei criteri e delle responsabilità. Diventa invece una peste se avanza alla cieca esaltando opportunismi di parte e conquiste irresponsbili. I progressisti odierni esaltano le libertà di alcuni soggetti di alcune categorie mentre i conservatori si fossilizzano in valori fini a se stessi. Faccio un paio di esempi. Nei diritti riproduttivi vediamo come si è affermato il diritto delle donne di poter uccidere il proprio figlio per disfarsi di lui. Vengono avanzate strampalate teorizzazioni per spiegare che l'embrione umano non è... umano (il cerchio non è rotondo) e quindi giustifcare una politica libertaria (e arbitraria) della riproduzione. Ora molti uomini e alcuni movimenti maschili avanzano l'idea che sarebbe opportuno riconoscere un'analoga libertà per gli uomini, che anche un padre debba essere libero di riconoscere o meno un figlio senza costrizioni. Come provocazione può andare bene, ma mi sorge però una domand

Espansione e decadenza

Un popolo in espansione è pieno delle sue forze virili e vitali. Esalta se stesso, spesso anche in maniera ottusa, i suoi valori, il suo sistema di vita. Il suo pensiero viene assurtio a verità assoluta e la sua religione prende la forma di un culto solare basato sulla vitalità e la dinamica. La sua etica si fonda sull'onore e la conquista e la guerra sono considerate cose nobili e da perseguire e quel valore aggiunto che è la forza viene esaltato e osannato. Un popolo che non ha più nulla da conquistare, che si trova stretto nell'impossibilità di espandersi entra nella sua decadenza. Inizia ad autocastrarsi e autobastonarsi. Si disprezza e si autodiscrimina. Il vizio e la corruzione infestano tutto il suo essere e il dubbio il suo pensiero. La sua etica si fonda sull'opportunismo e sull'incertezza e la sua religione assume la forma di un culto lunare, oscuro, notturno, spettrale in cui la non vita, la stasi ne è l'elemento centrale. Ogni ostentazione di forza e pot