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Visualizzazione dei post da giugno, 2011

Aborto e responsabilità

Se io voglio comprare un immobile e ne verso l'acconto, in caso cambiassi idea perdo i soldi dell'acconto. Se anche per errore e senza volerlo supero i limiti di velocità e il photored mi “acchiappa” mi giunge la multa a casa. In ogni cosa che facciamo dobbiamo assumerci le responsabilità delle conseguenze delle nostre azioni. Anche se tali conseguenze non erano né volute né previste. Ma una donna che si fa ingravidare per "errore" o se per qualsiasi motivo cambia idea deve essere "libera di scegliere" di poter uccidere il proprio figlio non voluto. Le donne sono autorizzate a non doversi assumere la responsabilità dei propri atti.   E in nome di tale “libertà” si sacrificano vite umane. Anzi, in nome di tale “libertà” delle vite umane sono appositamente definite “non umane”.

L'uomo e la sua vita

Le tesi spiritualiste prestano il fianco e sono della stessa matrice delle tesi filo-abortiste: la vita umana vale per ciò che si ha, anima, cervello, organi o quant'altro, e non per ciò che si è, ossia un organismo vivente appartenente alla specie umana.  Ma o si difende un uomo per il suo cervello o per i suoi... organi formati o per la sua anima non vedo alcuna differenza. L'uomo si difende in quanto uomo. Punto. Non è l'anima e non sono gli organi formati, né il tanto osannato e divinizzato cervello o quant'altro a fare un uomo, né a renderlo "meritevole" di diritti né a rendere la vita umana "degna" di essere tutelata. Un uomo è uomo in quanto esiste ed è sua natura, sua essenza l'essere uomo. Ed è per questo che la sua vita, la sua esistenza va difesa fin dall'inizio, fin dal concepimento. Parlo di una società fondata sulla Giustizia, ovviamente, non della società presente.

Gli organi del diritto

Alcuni abortisti affermano che sarebbero gli organi "formati" a farci uomini e quindi a "darci" dei diritti. A prescindere dalla banalità puerile di questa tesi e dalla sua infodatezza, e lasciando stare le tesi dei "cervellisti" secondo i quali, per motivi più mistici che reali, tutta la nostra umanità nonché la titolarità dei nostri diritti starebbe nel cervello, mi piacerebbe poter stabilire un diritto per ogni singolo organo. Vediamo un po' cosa ne potrebbe venir fuori. Il cervello magari potrebbe dare il diritto a pensare, il cuore il diritto alla vita, il fegato il diritto alla salute e così via. Mi chiedo se però il mio stomaco non dovrebbe darmi il sacrosanto diritto a non sentire le baggianate filo-abortiste.

Aborto e libertà

Gli abortisti hanno un concetto distorto della libertà. Non capiscono che la libertà consiste nel decidere di se stessi non degli altri. Una donna che abortisce non sta facendo nessuna "libera scelta", sta compiendo un abuso, un libertinaggio, un atto di prevaricazione del più forte sul più debole. L'aborto legale fa capo alla legge del più forte. Non capiscono neanche che la libertà non esclude, anzi include, doveri e responsabilità. E una volta concepito un bambino i genitori hanno entrambi delle responsabilità nei suoi confronti e non dei diritti su di lui. Curioso poi il fatto che molti filoabortisti sono anche animalisti e difendono presunti "diritti" degli animali. Per costoro gli animali sarebbero più importanti dei bambini. Molti filoabortisti sono anche contro la pena di morte. Gli assassini per costoro sarebbero più importanti degli innocenti. Che dire? Costoro difendono gli animali e i delinquenti. E' proprio vero che ognuno tende a difendere

Aborto e volontà di potenza femminile

Già avevo intuito il fatto che i filoabortisti avessero una visione della vita umana completamente distorta, sbagliata e lacunosa, una visione imbottita di pregiudizi ideologici con cui i media hanno "inzuppato" la loro testolina fin da piccoli, ma adesso mi par di comprendere che molti filoabortisti abbiano pure una pessima visione della realtà sociale e politica. Inoltre sono giunto a classificare due categorie di filoabortisti: 1. gli ignoranti , quelli che non hanno una buona conoscenza della vita umana e della realtà; 2. i paraculi , quelli che magari hanno anche una discreta consocenza delle cose ma che le farciscono con elementi ideologici e opportunistici pur di far quadrare i conti tra Giustizia e legalità dell'aborto. Vabbé, lasciamo pure che gli ottusi si cuociano nel loro brodo di urla isteriche spacciate per "risate". Volevo porre a tutti invece un quesito. Supponiamo che un domani si riuscisse a costruire l'utero arti