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Visualizzazione dei post da dicembre, 2008

Tempi moderni?

Oggi si costruiscono grattacieli, si naviga in internet e si mandano sonde nello spazio e su Marte, e questo ci sembra banale se non addirittura brutto perché è prodotto della società dei consumi e bla bla bla... Ma non mi stupirei se si "scoprisse" che i fiorentini del popolo nel 15° secolo si lamentavano delle statue e degli affreschi della loro città "Invece di dare il pane ai poveri si mettono a fare queste scemenze"... Lamentarsi dei propri tempi, dei cambiamenti sociali che sempre sono in atto, delle nuove generazioni etc., è tipico di molte epoche. Basta leggere Giovenale e Marziale, ma anche Esiodo de "Le opere e i giorni" per notare come l'idea della decadenza non sia un fenomeno solo odierno. "Non c'è più rispetto!", "Non c'è più amore!", "Ognuno pensa solo ai suoi interessi!", "Non si capisce più niente!", "Dove andremo a finire?" E dulcis in fundo "Non ci sono più gli uomini di

Il benessere è donna?

Mi è venuto un pensiero su quali sono gli obiettivi di "benessere" sociale e individuale che persegue il femminismo. Ebbene vediamo un po': Il lavoro a misura di donna e il lavoro scarseggia con tutte le problematiche connesse. L'economia a misura di donna e l'economia occidentale va a rotoli. La società a misura di donna e l'atomizzazione, l’egoismo, l'arrivismo e il fancazzismo la fanno da padroni. La politica a misura di donna e la politica si riduce a una farsa priva di ogni valore e utilità reale. La famiglia a misura di donna e le famiglie si sfasciano. Il sesso a misura di donna e imperversano vere o presunte anomalie e disfunzioni. Mi chiedo se non ci sia un nesso tra il pretendere, con misure protezioniste e artificiose, che il mondo si conformi a parametri (difettosi?) femminili e i disastri che l'accompagnano... Del resto se non vi fossero degli stati e dei governi con relativi apparati burocratici (come i ministeri delle IMpari opportunità

Dialogo tra un abortista e un antiabortista

ABORTISTA: Prima di nascere non siamo esseri umani ma un agglomerato di cellule, quindi abortire non è un omicidio. ANTIABORTISTA: Perché invece non facciamo valere il principio che ognuno perla per sé? Diciamo meglio che prima di nascere TU non eri un essere umano ma un agglomerato di cellule e quindi se tua madre avesse abortito non avrebbe commesso un omicidio. ABORTISTA: Beh si, questo vale anche per me. ANTIABORTISTA: No no, io direi che vale SOLO per te. Anzi ti dirò di più: perché limitare temporalmente il concetto a solo prima di nascere? Per quel che mi riguarda puoi benissimo essere tuttora un semplice agglomerato di materiale organico. E se qualcuno ti spara non commette omicidio. ABORTISTA: Ma allora questo vale anche per te. ANTIABORTISTA: E perché devi imporre le tue verità anche a me? Io mi ritengo un essere umano fin da quando sono stato concepito e se mia madre avesse abortito avrebbe commesso un omicidio. ABORTSTA: E questo non varrebbe per me? ANTIABORTISTA: Sei tu c

Cambiare idea e cambiare partito

L’affermazione “Ho cambiato partito per non cambiare idea al contrario di chi ha cambiato idea per non cambiare partito” non deve essere intesa nel senso che non bisogna cambiare idea, ma semplicemente che il cambio di idea su una determinata cosa o su un complesso di cose non deve essere frutto di una conformazione verso l’esterno, ma bensì il risultato di un processo di rivalutazione e messa in discussione delle proprie posizione su un qualcosa, magari anche in relazione al mutamento del contesto, ma comunque frutto di riflessione costante e instancabile. Si può anche cambiare partito ma non per non cambiare idea ma perché lo si ritiene più in linea con le idee a cui si è pervenuti al momento.

Homo popolanus

Tutto ciò che non vedo, non sento e non tocco è un’emerita stupidaggine. Non conosco la scienza e per me la scienza è una stupidaggine, non conosco la filosofia e per me la filosofia è un insieme di turbe mentali. Conosco però, oltre al prezzo delle patate, ciò che mi dice il prete e quando mi va lo do per vero.

Homo cristianus (sottocategoria dell'homo monoteisticus)

La verità me l’ha rivelata Dio in persona col dono della fede. Ma è una verità che non la si nota né la si dimostra. Semplicemente io ci credo e mi piace ed è cosa giusta e santa che tutti ci credano e a tutti piaccia. La mia felicità è la felicità di tutti, le mie aspirazioni sono le aspirazioni di tutti gli uomini, la mia dannazione è la dannazione di tutti gli uomini e ciò che vale per me vale per tutti gli esseri umani. Dio ha dato a me un’anima immortale e quindi l’ha data a tutti gli uomini. Io voglio il paradiso e la vita eterna e questo vuol dire che tutti gli uomini vogliono ciò che voglio. Io amo Dio e devono amarlo tutti gli uomini. Io sono peccatore e tutti gli uomini sono peccatori. Io voglio lavarmi dei miei peccati ed è giusto che tutti gli uomini lo facciano. Chi non fa ciò che faccio io, o meglio ciò che il mio dio mi ha detto di fare, sbaglia. È come se io fossi tutti gli uomini, questo me l’ha detto Dio.

Stalking

Un ennesimo attentato alla Paternità ed alla Famiglia tutelata dalla Costituzione sta per consumarsi. Le cronache quotidiane ci riferiscono incessantemente di stragi famigliari, frutto scellerato della disperazione di uomini che il “divorzificio” ha condotto alla follia. L’ennesima riforma delle separazioni – l’affidamento condiviso dei figli (l. 54/2006) – sta naufragando a causa dell’incontrastato boicottaggio della Magistratura: dopo 2 anni dall’entrata in vigore, nulla è cambiato nelle sentenze, se non la formula di stile (“il minore resta affidato ad entrambi in modo condiviso”). I giudici, plebiscitariamente, hanno coniato un principio inesistente nella riforma, ed anzi in aperto contrasto con essa (la quale postula il “rapporto EQUILIBRATO con entrambi i genitori”): quello del “collocamento” (presso la madre), grazie al quale la frequentazione dei Padri con i Figli resta marginalizzata come prima: un pomeriggio infrasettimanale ed un week-end alternato. Vale a dire: l’85% del te

Homo destricus

Così è sempre stato e così sempre sarà anche perché è giusto che sia così. Ogni cambiamento è contro la natura umana (ossia i cazzi miei). I veri valori sono Dio (ossia i cazzi miei e fottere gli altri), la patria (che deve consentirmi di fare i cazzi miei e fottere gli altri) e la famiglia (la mia che deve avere i cazzi suoi fottendo le altrui famiglie). I comunisti sono degli scansafatiche. Gli immigrati sono tutti delinquenti (li ho conosciuti uno per uno…) e i disoccupati, i sottoccupati e i precari non vogliono lavorare (perché il lavoro spunta con la bacchetta magica, basta volerlo). I gay, o meglio i froci, mi stanno sul cazzo (ho paura che mi stuprino). Bisogna essere “in” e “fashion”, freschi e fighi, pimpanti e volenterosi. Essere alla moda è tutto (anche l’anticonformismo è una moda). Il merito è tutto (fin quando mi vanno bene le cose). Gli spettacoli e le manifestazioni culturali serie sono pedanti e noiose, meglio Domenica in e Maria De Filippi. Divertirsi è una necessità

I bacchettoni "progressisti"

Essere assolutamente “moderni”, politicamente corretti e di mentalità “aperta”. Essere a tutti costi contrari a ogni pregiudizio. Essere assolutamente autorazzisti del tipo “I neri sono superiori e noi bianchi facciamo schifo” esaltare gli “altri” con osservazioni tipo “I gay sono più intelligenti e sensibili (sic!) di noi etero”, esaltare ovviamente le donne come divinità in terra superiori al “grezzo” e “barbaro” mondo maschile. Essere in ogni modo e a tutti i costi blasfemi e parlare per forza male delle religioni, in particolare di quella della propria zona di origine. Coloro che sono ritenuti “altri” sono sempre migliori di coloro considerati “noi”. Così per esempio per un italiano il cattolicesimo è peggio del protestantesimo mentre per un tedesco è l’inverso. Essere contro la chiesa perché nella chiesa ci sono teste di cazzo (ma tu guarda…). Essere contro la violenza degli “oppressori” (alias quei poveri cristi che si faticano la vita e fanno parte della stessa razza o gruppo et