Tempi moderni?


Oggi si costruiscono grattacieli, si naviga in internet e si mandano sonde nello spazio e su Marte, e questo ci sembra banale se non addirittura brutto perché è prodotto della società dei consumi e bla bla bla... Ma non mi stupirei se si "scoprisse" che i fiorentini del popolo nel 15° secolo si lamentavano delle statue e degli affreschi della loro città "Invece di dare il pane ai poveri si mettono a fare queste scemenze"...

Lamentarsi dei propri tempi, dei cambiamenti sociali che sempre sono in atto, delle nuove generazioni etc., è tipico di molte epoche. Basta leggere Giovenale e Marziale, ma anche Esiodo de "Le opere e i giorni" per notare come l'idea della decadenza non sia un fenomeno solo odierno. "Non c'è più rispetto!", "Non c'è più amore!", "Ognuno pensa solo ai suoi interessi!", "Non si capisce più niente!", "Dove andremo a finire?" E dulcis in fundo "Non ci sono più gli uomini di una volta!".

Manca solo "Non esistono più le mezze stagioni!" e il quadro è completo. Ma quest'ultima la notò forse Leopardi che in un suo aforisma notò come le persone più anziane affermano sempre che fa più caldo di una volta. Seguendo queste affermazioni si dovrebbe concludere che cinquecento anni fa in Europa doveva esserci un clima da venti gradi sotto zero...

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