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Visualizzazione dei post da febbraio, 2011

La cultura della morte

Con le nostre tasse paghiamo vitto e alloggio ai detenuti, tra cui ci sono parecchi cruenti assassini i quali, si sa, non possono essere condannati a morte perché in un paese "civile" non c'è la pena di morte neanche per chi ammazza i bambini. Con le nostre tasse paghiamo le madri che uccidono i loro figli con l'interruzione volontaria della gravidanza in quanto un intervento così "civile" e segno di "progresso" sociale è gratuito e quindi a carico dello stato. Con le nostre tasse paghiamo pure i medici che praticano gli aborti. Se qualcuno uccide una o più persone già nate (anche bambini) va in galera e lo stato gli paga vitto e alloggio. Coi soldi dei contribuenti, ovviamente. Una tizia che si è fatta ingravidare ma non vuole assumersi le proprie responsabilità può delegare un sicario medico e fare ammazzare suo figlio non ancora nato entro le 12 settimane canoniche (dopo le quali come per magia si "diventa" legalmente esseri umani.