Progressismo responsabile


Il progresso sociale può essere una cosa buona se rispetta dei criteri e delle responsabilità. Diventa invece una peste se avanza alla cieca esaltando opportunismi di parte e conquiste irresponsbili. I progressisti odierni esaltano le libertà di alcuni soggetti di alcune categorie mentre i conservatori si fossilizzano in valori fini a se stessi.

Faccio un paio di esempi. Nei diritti riproduttivi vediamo come si è affermato il diritto delle donne di poter uccidere il proprio figlio per disfarsi di lui. Vengono avanzate strampalate teorizzazioni per spiegare che l'embrione umano non è... umano (il cerchio non è rotondo) e quindi giustifcare una politica libertaria (e arbitraria) della riproduzione. Ora molti uomini e alcuni movimenti maschili avanzano l'idea che sarebbe opportuno riconoscere un'analoga libertà per gli uomini, che anche un padre debba essere libero di riconoscere o meno un figlio senza costrizioni. Come provocazione può andare bene, ma mi sorge però una domanda: e i bambini? Nessuno pensa ai bambini? Siamo certi che sostenere una praculaggine maschile per fronteggiare una praculaggine femminile sia la soluzione migliore?

Altro esempio. Sul divorzio i conservatori ripiegano sulla sacralità del vincolo matrimoniale, sul valore della famiglie e chiacchiere del genere. I liberal invece esaltano la libertà dei coniugi di poter sciogliere il contratto matrimoniale. Ancora mi sorge una domanda: e i bambini? Se non vi sono bambini i due coniugi per quel che mi riguarda possono fare quello che vogliono, ma in presenza di bambini è a loro che bisogna dar conto.

Ho l'impressione che ben pochi si facciano carico delle esigenze, degli interessi e dei diritti dei bambini e ognuno pensi più ai fatti propri. Io credo che il progresso e le libertà vadano bene ma che debbano tener conto di quegli esseri innocenti che rappresentano il futuro, quell'innocente futuro che innocentemente ha il diritto di affermarsi.

Nel conflitto tra i due sessi chi ci rimette sono i bambini. Più che una QM e una QF forse sarebbe opportuno sollevare una QI, che non sta per Quoziente Intellettivo, ma per Questione Infantile, in cui gli adulti si fanno bambini e pensano ai cavoli propri andando a quel servizio ai veri bambini.

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