MASCHICIDIO: CONTRO LA CULTURA DELLA TROIAGGINE


Femmine, italiane, la vera emergenza siete voi che legittimate e riproducete la cultura della troiaggine.

di Giuseppe Bizzarro

È veramente deprimente vedere come oggi, nel pieno 2009, ormai nel terzo millennio avviato, vi siano ancora blog, forum, siti e varie imbecillaggini internettiane che strombazzano ancora vittimistici e patetici quanto ignoranti piagnistei femministici su presunte discriminazioni contro le povere donne perennemente oppresse, compresse, depresse e represse.

Questo articolo di una certa Barbara Spinelli, per esempio, tratto da un blog ad alto tasso di tossicità (e pertanto sconsigliatissimo a chi soffre di patologie epatiche...) che è un’accozzaglia dei più beceri, pecorecci, retrivi, ignoranti e ottusi luoghi comuni veterofemministi denuncia la solita deficientaggine delle “cultura dello stupro” frutto di una mentalità perversa e malata a cui solo persone fortemente tarate mentali possono ancora dare ascolto.

Ma cos’è la cultura dello stupro se non una delle tante invenzioni (di scarsissimo gusto e fantasia per giunta) volte solo alla santificazione del “gentil” sesso? Esiste forse una cultura dell’omicidio? C’è forse in giro una cultura del furto con scasso? Non mi pare, ma lo stupro sarebbe adesso non un reato grave in quanto contro la persona umana, come lo era giustamente prima, ma addirittura il più grave reato che esista al mondo in quanto viola la sacra vagina della femmina umana. Violazione che avviene sovente poi con quella schifosissima cosa che è il pene di quell’essere immondo che è il maschio umano. Oddio! Una cosa orrenda quindi!

Se si ammazzano gli uomini è cosa ormai quasi ordinaria, ma guai a violare quella “profumata” e “igienica” fessura che le donne hanno tra le gambe. Chi tocca muore!
Sarebbe bello se tutti gli uomini rispondessero in coro: “E tenetevela cara cara allora!”.

Ma torniamo adesso a quel blog con livello intellettuale pari a quello di una noce di scoiattolo. Il blog in questione aveva il commento libero, sarebbe a dire che chiunque poteva postare un commento. Poi a seguito di alcuni commenti scomodi adesso possono postare solo i membri del loro “team”, ossia chi la pensa come loro. Squallidissimo un blog in cui possono commentare i post solo gli autori…
Ma vabbe’, affari loro. Io mi meraviglio non tanto di questo loro provvedimento più che prevedibile, quanto del fatto che per troppo lungo tempo il blog era rimasto libero, cosa che contrastava decisamente con i costumi di certa gente.

Ma vorrei dire a queste paladine della giustizia rosa che con uno starnuto scapperebbero come pecore davanti a un lupo mandando a combattere ovviamente, come sempre, gli uomini al posto loro (della serie “Armiamoci e partite!”) perché invece non parliamo della cultura della troiaggine?

Come chiamare infatti tutte quelle veline, attricette e calendariette varie ben pagate? Come chiamare dunque quelle ragazze in giro mezze nude? Ah già! Si vestono come loro pare e nessuno deve giudicarle. Io domani mi vesto da Guglielmo Tell e nessuno deve giudicarmi!

Come chiamare le varie “politiche” che devono la loro poltrona a favori alquanto “intimi”?

Spesso le varie categorie si fondono tra loro nella stessa “squisita” persona che sbandiera poi un’altissima statura morale…

E come definire poi quelle mogli ed ex mogli che, pur non convivendo più col marito o ex marito, gli estorcono un assegno di mantenimento (un uomo che non lavora viene in genere “gentilmente” invitato a trovarsi un lavoro, fregandosene se poi questo non c’è…)?

Ebbene se queste “guerriere” del piffero vogliono parlare a sproposito di una presunta cultura dello stupro perché non parlano anche della ben più reale e palese cultura della troiaggine? Magari sarebbe la prima volta che il loro povero cervellino martoriato da tante seghe mentali (oltre che ditalini fisici) si riconnetta con l’amara realtà dei fatti.

Passo e chiudo.

Commenti

  1. E' il delirio stuprazionista di cui da un paio di mesi ne sto parlando in continuo sul mio blog. Qui non esiste nessuna "cultura dello stupro" come cianciano le femminaziste, bensì vi è una cultura "stuprazionista" secondo cui un presunto rapporto sessuale non consensuale viene considerata l'azione più grave che ci sia, anche più dell' omicidio e della strage. Questa è l'aberrazione più mostruosa della società femministoide, e deve essere la demolizione di questa impostura, il cavallo di battaglia del movimento per la Questione Maschile.

    Icarus.10

    RispondiElimina
  2. Le donne sono esseri umani, come gli uomini, con uguali dignità e dirito alla vita. la devono smettere di considerarsi angeli dalla vagina d'oro. Lo stupro va punito come ogni altra aggressione, bisogna smetterla questo vittimismo stuprazionista.


    Dal mio post "Dogma stuprazionista vs Stato di diritto", 17 marzo 2009:

    "linciaggio.. dettato da una aberrante concezione-tipicamente occidentale- sulla natura della donna,vista non semplicemente come un essere umano, ma come una creatura angelica o addirittura divina(Dante Alighieri docet) da adorare, per cui cui la violazione del suo consenso è giudicato non semplicemente come una deprecabile e condannabile azione(al pari di ogni altra azione violenta), ma addirittura alla stregua di una bestemmia antidivina-la peggiore delle bestemmie-tale da meritare il peggiore anatema secondo punizioni estreme e sproporzionate e ben al di fuori dello stato di diritto."


    Icarus.10

    RispondiElimina
  3. Parole d'oro! E' praticametne il succo del mio post.

    RispondiElimina
  4. Bravo,ho letto anche altri tuoi interventi,novantadue minuti di applausi!

    RispondiElimina
  5. Stupendo articolo Giubizza. Sono il maniaco, sai già quanto approvo queste posizioni anti-neomoraliste.

    RispondiElimina
  6. Scusa War, ma da cosa deriva il tuo nick? Warlord non è il signore della guerra? Che c'entra il maniaco?

    RispondiElimina
  7. Letteralmente il mio nick significa: maniaco di Warlord, dove nel l'inguaggio USA "maniac" sta per "maniaco dal tifo" come ad esempio i tifosi di Hulk Hogan erano gli Hulkamaniacs. Warlordmaniac quindi è il tifoso sfegatato del lottatore Warlord. Perché maniaco? Per due motivi: perché Warlordmaniac è lungo e perché gli Hulkamaniacs venivano anche chiamati "maniacs" allora ho pensato che accorciare Warlordmaniac in Warlord, fosse giusto solo nel caso vocativo, mentre in tutti gli altri casi si dovrebbe dire "maniac" o "maniaco"

    RispondiElimina
  8. Ma i Warlord sono un gruppo musicale: http://it.wikipedia.org/wiki/Warlord ?

    RispondiElimina
  9. Il femminismo non è molto diverso da cattolicesimo se non per il fatto che mette la donna al posto di Dio.

    RispondiElimina
  10. Anonimo ha detto: "che bel blog...si pubblica solo quello che ti da ragione! Per le critiche non c'è posto"

    Beh, un po' come il tuo forum. Però io almeno non ricorro alla magistratura...

    RispondiElimina

Posta un commento

AVVISO: Saranno pubblicati solo commenti non deliranti. Grazie per la gentile collaborazione.

Post popolari in questo blog

Wikipedia e la sindrome del clone

Da "Aborto del mondo civile - Manifesto antiabortista laico"

Premio SLE 2010