Liberarsi dall'invidia

Molti psicologi affermano che durante l’infanzia accumuliamo una certa dose di complessi di inferiorità dovuti al fatto che da piccoli siamo più deboli e incapaci degli adulti. Il confronto col mondo adulto genera nel bambino una certa invidia, voglia di diventare grande il più presto possibile e questo fa in modo che spesso i bambini se la prendono coi grandi, si lamentano, fanno capricci e tentano di imporre la loro volontà.
Se dovesse nascere un movimento di “liberazione” dei bambini questo elogerebbe le capacità infantili classificando le abilità degli adulti come delle banali brutalità. Evidenzierebbe il lato luminoso degli infanti e quello oscuro degli adulti asserendo che i piccoli sono meglio dei grandi.
Uno dei motivi, forse il principale, per cui un tale movimento non nasce è che i bambini sono destinati a diventare adulti.

Le donne invece non sono destinate a diventare uomini…

Commenti

  1. Già dall'adolescenza, pensavo che è più giusto picchiare le donne che i bambini.

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  2. Quando ero bambino, mi ricordo alcuni miei amici, che avevano una sorella di qualche anno più grande, che venivano sgridati e peggio ancora picchiati, per cose che invece le sorelle facevano tranquillamente.
    C'era un bambino, mio amico, per niente irrequieto o aggressivo, che aveva un padre, che ancora oggi quando lo incontro mi fà paura, per la violenza con cui lo vedevo picchiare il figlio , il quale mi disse: che lo faceva per fallo diventare forte, uomo.
    Non l'ho mai visto picchiare la sorella, e lo vedevo andare a fare la spesa con la moglie e portare tutte le buste.
    Mi ricordo al liceo un brutto ceffo, il bullo della scuola, un giorno mi disse: prendiamo uno del primo anno e ce lo facciamo, gli ho risposto: prendiamo una donna (anche perche io sono tutto etero)mi rispose: no alle donne no, ebbe pure una fidanzata, quindi non era tutto gay.
    Sono d'accordo che non bisogna picchiare nessuno.

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  3. Come ai bambini, alle donne bisogna imparare a dire di no.

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