Sull'anticlericalismo odierno


Trovo la maggior parte delle argomentazioni degli anticlericali odierni, seppure spesso ammantate di toni intellettualistici, fondate sulle basi di un concetto fin troppo ludico della vita. Un "ludismo" per giunta sterilizzante. Guardiamo un po' quali sono i "modelli alternativi" proposti (e spesso sostenuti con una pretesa di "rispetto" se non di devozione direi di tipo religioso...) oggi dalla cultura "laica" (ma sarebbe meglio definirla pseudolaica): i gay, i travestiti, le donne in "carriera" ("carriera" magari consistente nel diventare modelle, veline e via dicendo), tutti modelli "ludici" e... sterili, ossia che scoraggiano la perpetuazione della vita attaccando quello che loro considerano il "grande mostro medievale" ossia la tanto odiata famiglia tradizionale, quell'istituzione atta alla procreazione.
Ma guardiamo un po' da vicino le cose: i gay per esempio rappresentano si e no il 5-10% della popolazione, eppure pare che oggi tutto il dibattito sulla famiglia ruoti intorno alle loro vere o presunte esigenze. Mi chiedo perché tutta questa attenzione verso una sparuta minoranza di individui. E perché io (intendo un "io" in senso generico) dovrei preoccuparmi tanto di loro e dovrei sostenere provvedimenti favorevoli nei loro confronti. Non dico di essere contro di loro, anzi, dico semplicemente che ritengo estremamente legittimo da parte del cittadino medio infischiarsene altamente di queste tanto osannate "minoranze".

Fatto sta che oggi la responsabilità non consiste più nel perpetuare la vita ma nel non perpeturla, se non addirittura nel distruggerla. Così l'aborto è visto come un atto "altruistico" e "responsabile" di una donna che non vuole poi rinfacciare al proprio figlio le "grandi rinunce" che ha dovuto fare per lui (sarebbe a dire viaggi, viaggetti, bagordi vari, carriera e tutte queste cose di "fondamentale importanza" nella vita odierna). Quanta "nobiltà" d'animo c'è in tutte queste corbellerie, vero?

Non sono mai stato un cultore del tradizionalismo, anzi mi definisco moderatamente progressista, di un progressismo responsabile però. Ma sinceramente, a paragone del "progressismo" che ci viene propinato oggi, preferisco di gran lunga il pensiero conservatore e reazionario, perlomeno questo conserva ancora un briciolo di umanità e di rispetto verso i veri valori della vita.

Trovo molto giusto rivendicare l'abolizione dei privilegi ecclesiastici in materia di fisco e via dicendo laddove davvero sussistono, è giusto che la chiesa cattolica sia sottoposta alle stesse normative delle altre associazioni religiose, né più né meno, laddove ha invece davvero dei trattamenti di favore.

Ma allargando la visuale dalla religione alla società in generale vorrei però far notare che non è solo la chiesa cattolica ad avere dei trattamenti di favore. Lo sapete che i GAS, i Gruppi Solidali d'Acquisto, ricevono dei finanziamenti dalle Regioni se hanno più di 50 iscritti? Cioé i contribuenti devono pagare un'iniziativa privata a cui magari non aderiscono...
Sapete che i giornali locali ricevono annualmente dei finanziamenti governativi dai due ai sei milioni di euro? Cioé i contribuenti devono finanziare dei giornali che magari non leggono...
E non credo che l'elenco dei privilegi, esenzioni, finanziamenti vari si fermi qui. Lo stato spende e spande per tante cose di dubbia utilità, ma è la chiesa cattolica che ci sta sulle palle. Come mai?
Ebbene ragazzi miei, perché si tace su queste cose e si fa baccano per la chiesa cattolica?

Ve lo dico io il perché: perché la chiesa cattolica ha la malsana abitudine di ricordarci, in chiave religiosa ovviamente ma lo si potrebbe anche fare in chiave laica, che la vita non è solo divertimento ma anche, e forse soprattutto, RESPONSABILITA'! Che se vuoi farti una famiglia devi farla come si deve, con l'intenzione di farla durare e di fornire ai tuoi figli un ambiente armonioso finché non saranno adulti, che se una donna resta incinta perché doveva scopare a tutti i costi e senza neanche le opportune precauzioni non dovrebbe sbarazzarsi di suo figlio come un pacco vecchio per non rinucniare a cose di "estrema importanza" quali l'università, viaggi e viaggetti e divertimenti vari.

Ecco, perché tanto astio verso la chiesa cattolica. Parola di un ateo!

Commenti

  1. Ottimo, post. Anche a me il Vaticano e il Clericalismo non mi piacciono molto, ma di fronte ad un certo Laicismo(che di vera e giusta Laicità non ha proprio nulla)stile Grillini, Finocchiaro, Pollastrini....corro di corso a rifugiarmi sotto le porpore dei cardinali.

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  2. Io ormai anche in questo campo sono equidistante, né clericale né tantomeno anticlericale.

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  3. Mi sono sempre chiesto anche io perche la gente si preoccupi tanto dei gay; forse ti sbagli, molte persone in condizioni favorevoli diventerebbero gay.

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