Una realtà dei fatti che oggi scotta ammettere e riconoscere è quella della deriva sessista e distorta che ha preso un movimento che già era nato non del tutto imparziale e bene intenzionato, ossia il femminismo. Dalle rivendicazioni di pari diritti e uguaglianza dinnanzi alla legge, rivendicazioni per fortuna pienamente ottenute, si è passati via via a provvedimenti faziosi e artificiosi per costringere e forzare il popolo, le aziende, le istituzioni e quant’altro a rispettare dei canoni di parità numerica tra uomini e donne in vari ambienti di lavoro e di rappresentanza sociale. Canoni che, lungi dall’essere rispettati, in molti campi sono stati sempre più disattesi nella realtà e infatti la realtà ha visto da un lato la uniformazione “intergender” di molti posti di lavoro, ma in una gran parte di settori vi è stata una sempre maggiore specializzazione tra i due sessi. Così ci troviamo settori come l’istruzione, l’editoria e la magistratura a prevalenza femminile, mentre il managemen...
La parità tra i sessi è quello che coviene alle donne, se alcune attività lavorative ormai sono solo femminili, non basta per loro, la parità è quando avremmo un presidente del cosiglio donna, non quando un esercito spedito a combattere in Afghanistan sarà di sole donne, con il dovuto contributo di sangue.
RispondiEliminaSi critica giustamente l'aparthei razzista, ma si elogia quella sessista.
RispondiEliminaAl dipartimento (in)Pari Opportunità tuttapposto?
RispondiEliminaNessuna risposta. E non credo che arriverà...
RispondiEliminaMi riferivo più che altro all'organico di quella struttura.
RispondiEliminaPuoi fartene un'idea qui: http://www.kila.it/organismi-nazionali.html
RispondiEliminae qui: http://www.kila.it/organismi-regionali.html
ConsiglierA della pari opportunità...