La Dea Madre

Le donne oggi si sa, possono fare della loro maternità e del figlio che aspettano quel che vogliono.
Possono abbandonarlo, ammazzarlo, triturarlo, spappolarlo (del resto l'aborto in questo consiste...). E anche dopo la nascita del bimbo possono metterlo in lavatrice schiacciarlo sotto le ruote dell'auto (cose accadute!), affogarlo nella vasca da bagno, gettarlo nei bidoni dell'immondizia (qualcuna ha tentato anche di farlo entrare nella tazza del water...), etc...
Tanto con la crisi post partum e la fase premestruale tutto oggi è ben giustificato...
Ok, le donne sono proprietarie di quelle "cose" che sono i loro figli fino ad oltre il parto e anche dopo l'allattamento. Tra poco anche una madre che ammazza il figlio ventenne verrà assolta. L'emancipazione femminile vuole questo ed altro, vuole la donna padrona assoluta della vita altrui. Sempre giustificata e assolta in quanto ogni critica, ogni volontà di addossarle colpe e responsabilità delle proprie azioni viene presa come atto "sessista" e "maschilista".
La Dea Madre così vuole! Ella è insindacabile, ella è il Sacro Sesso e il Sacro Genere dinnanzi a cui tutto e tutti devono piegarsi e sottomettersi in nome del "progresso", della "civiltà" e della "parità" tra i sessi... Lo stesso fatto che le problematiche maschili siano prese sottogamba se non addirittura ignorate o ritorte contro i maschi stessi è la dimostrazione di quanto "parimenti" siano considerati i problemi maschili e quelli femminili. Il tema della genitorialità maschile non merita attenzione da parte della società "paritaria". I problemi maschili? Ma che problemi potranno mai avere questi stupidi mostri idioti inferiori che sono i maschi umani? Ah, soprattutto "privilegiati"! Certo, perché morire in guerra, nelle miniere e sul lavoro, fare la fame come e più delle donne, avere una vita media di 7 anni inferiore e una qualità della vita sicuramente ben peggiore di quella delle donne, questi sono tutti dei "privilegi"! Bei "privilegi" davvero!
Però intanto la maggior parte dei transgender sono uomini che vogliono diventare donne e più raramente il contrario. Come se vi fossero dei borghesi che vogliono diventare operai ma non viceversa…
La cosa più buffa è che il femminismo spesso si pretende laico e “anticlericale” perché si oppone alla concezione classica della teologia del Dio Padre. In realtà il femminismo è una nuova religione antagonista a quella del Dio Padre. È una religione che vuol sostituire a questo la Dea Madre. È questa una divinità che con l’ausilio di legislatori accondiscendenti, burocrati, scribacchini e annessa sbirraglia vuol prendere a cazzotti il vecchio dio maschile per sostituirsi in veste di nuova dea femminile “laica” e “giovanile”. In verità sotto il lifting e il make up si nasconde una dea ancor più vecchia e dispotica del dio padre. E io sinceramente , come si suol dire, tra lui e lei scegliere davvero non saprei...
Ah già! Chi dice questo ha problemi col genere femminile! Come se non fosse il genere femminile ad avere problemi con quello maschile e a stare sempre a frignucolare diritti e pretese senza mai volersi assumere doveri e responsabilità!
Oppure no, chi dice queste cose vorrebbe tornare a un vero o presunto “patriarcato” se non vorrebbe addirittura schiavizzare le donne. Come se tra lo schiavizzare e il divinizzare non vi fossero vie di mezzo, come per esempio non so… umanizzare. Come se tra il patriarcato e il matriarcato di fatto in cui viviamo non vi fosse altra alternativa. Ah già! Oggi viviamo in piena “parità” tra i sessi, nel migliore dei mondi possibili, se non addirittura in una società ancora… patriarcale e maschilista (sic!).
Certo certo...
Ok, dicevo, le donne dei figli possono farne quel che vogliono!
È stata persino inventata la scusa dozzinale che l’embrione umano è una parte del corpo della madre. Certo, allora anche la tenia è una parte del corpo di chi se la porta appresso e anche i pidocchi e i medici sanitari che tolgono i pidocchi dalla testa dei bambini stanno violando il loro corpo.
Un essere vivente che ha un proprio patrimonio genetico è parte di un altro essere vivente che ha un altro patrimonio genetico? E come ci sarebbe finito questo essere nel corpo della madre senza un gamete maschile? In realtà non c’è alcuna prova scientifica a favore della non personalità dell’embrione umano, ma è stato legalizzato l’aborto sulla base di una mera testi ideologica. Come se legalizzassimo gli OGM affermando senza alcuna prova che fanno bene alla salute. Invece no! Gli OGM seguono il principio della prudenza e finché non ne è dimostrata l’innocuità non possono essere approvati, mente è possibile uccidere se non vite umane, probabili vite umane solo perché alcuni hanno stabili che non sono vite umane.
Ma in realtà la legalizzazione dell’aborto ha la mera sfacciata ragione di essere solo per dare alla donna il potere di disporre della vita altrui. In realtà l’unico scopo dell’attuale società femminista è la sempre più stridente criminalizzazione del maschio e la sempre più totale immunizzazione dei crimini femminili. Ogni scusa è buona per dare alle donne sempre più immeritati e illeciti poteri. Di uccidere embrioni, di uccidere bambini e anche adulti. Tanto ci penserà la magistratura a dimostrare l’innocenza dell’imputato donna sulla base di “scientifiche” argomentazioni quali crisi ormonali (gli uomini non hanno ormoni e sbalzi ormonali vero?), fasi particolari in cui perennemente versano le donne o roba del genere. Ma quello che non si nota sono alcune incoerenze “coerenti”. Per esempio già il ciclo mestruale comporta che la donna sia sempre in una determinata fase di esso. Ora basta “argomentare” che una determinata fase è “critica” e il gioco è fatto.
Ma non si dice però che il testosterone comporta aggressività e non si parla di scagionare gli uomini che commettono reati violenti sulla base del fatto che hanno dieci o venti volte il testosterone che hanno le donne in corpo. No, certo! Gli uomini vanno criminalizzati in toto. I cicli mestruali e le crisi post parto scagionano le donne, ma gli elevati livelli di un ormone che comporta aggressività non scagiona gli uomini. Davvero una società “paritaria” e “imparziale”!
Quindi le donne possono fare dei loro figli, anche già nati, quello che vogliono senza che il padre, o il presunto padre, possa dir parola!
Va bene, buon per loro (un po' meno per i figli però...)!
Ma non sarebbe ora che anche gli uomini possano avere il diritto a una libera paternità? Alla facoltà di riconoscere o meno il proprio figlio secondo propria libertà e senza alcun obbligo di legge?
Non è che una donna che aspetta il figlio di un uomo dovrebbe avere l'obbligo di comunicarlo al padre affinché questi possa valutare la situazione e fare le sue scelte?
Non è che un uomo che cresce un figlio che scopre non suo avrebbe diritto a un risarcimento?
Iniziamo a parlare anche dei diritti di paternità oltre che di quelli della maternità!
Non sarebbe ora di prendere in seria considerazione provvedimenti che facciano in modo che la condizione genitoriale di un uomo non dipenda dalle scelte della donna, ma che ognuno scelga secondo propria libertà assumendosi le proprie responsabilità?
No di certo! Perché tutto questo sarebbe sinonimo di… “maschilismo”!

Commenti

  1. di questo passo le femmine avranno sempre più licenza di uccidere e saranno sempre più padrone delal vita umana.
    La donna, la dea madre al posto di dio padre!
    uno scenario davvero raccapricciante!

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  2. Ci sarebbe un grande bisogno di riscoprire il valore oggettivo della vita umana svincolandono dal femminismo dilagante e degenere. C'è bisogno anche di rinnovare il quadro normativo e giuridico ormai vecchio e in preda alla femminilizzazione dell'occidente degradato.

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  3. Scenario veramente raccapricciante ma purtroppo fin troppo realistico.

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  4. credo davvero ci sia un estremo bisogno di tornare all'inquisizione. guardate me: vivevo con questa tizia, poi un giorno se n'è uscita con la storia della dea madre e.. beh cazzo! mi è toccato farla a pezzi la stronza! riposa in pace in fondo al po amore!

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