Scienza e conoscenza
Su molte cose l'Umanità è un pendolo che oscilla tra un estremo e un altro e fatica a rimanere in una posizione ponderata. Se non tutta l'umanità per lo meno una buona parte.
Un esempio lampante lo vediamo nell'alternarsi di epoche che si pretendono "razionaliste" ad altre che invece sembrano sprofondare in un'irrazionalità senza limiti faticando ad assumere una posizione moderata tra i due estremi, se non per poco tempo.
In questo campo bisognerebbe non assolutizzare certi concetti che riguardano solo un aspetto di cose più ampie. La scienza non è tutta la conoscenza ma solo una parte della conoscenza, una parte importantissima e fondamentale, ma non tutta. Precisamente la scienza è una modalità di analisi e rivelazione del mondo fenomenico attraverso un processo sempre più affinato e capillare di rilevazione dei fenomeni.
Allo stesso modo la ragione e la logica non esauriscono tutta la psiche umana, ma sono solo alcune funzionalità di questa.
Il problema di alcuni atei razionalisti è di elevare la scienza a unica forma di conoscenza e la ragione a unica forma positiva e costruttiva di funzionamento della mente umana.
Al contrario l'errore di molti credenti ferventi e mistici vari è quello di voler far passare tradizioni e credenze tramandate in varie forme (tra cui i cd "testi sacri") come verità assolute e certezze che non dovrebbero essere oggetto di discussione ma acquisite come atto di fede cieca.
In realtà l'irrazionale e l'inconoscibile, proprio in quanto aspetto più oscuro e difficile da sondare, è il meno sacro, il meno certo e il più discutibile.
In questo campo bisognerebbe non assolutizzare certi concetti che riguardano solo un aspetto di cose più ampie. La scienza non è tutta la conoscenza ma solo una parte della conoscenza, una parte importantissima e fondamentale, ma non tutta. Precisamente la scienza è una modalità di analisi e rivelazione del mondo fenomenico attraverso un processo sempre più affinato e capillare di rilevazione dei fenomeni.
Allo stesso modo la ragione e la logica non esauriscono tutta la psiche umana, ma sono solo alcune funzionalità di questa.
Il problema di alcuni atei razionalisti è di elevare la scienza a unica forma di conoscenza e la ragione a unica forma positiva e costruttiva di funzionamento della mente umana.
Al contrario l'errore di molti credenti ferventi e mistici vari è quello di voler far passare tradizioni e credenze tramandate in varie forme (tra cui i cd "testi sacri") come verità assolute e certezze che non dovrebbero essere oggetto di discussione ma acquisite come atto di fede cieca.
In realtà l'irrazionale e l'inconoscibile, proprio in quanto aspetto più oscuro e difficile da sondare, è il meno sacro, il meno certo e il più discutibile.
Domanda: dove pensi che sia il "pendolo" della nostra epoca?
RispondiEliminaIo vedo orde di razionalisti 'sottovuoto spinto' che spiegano tutto in modo meccanicistico, che definirei "settecentesco".
Ma queste tesi razionaliste non vengono MAI applicate ai "grandi temi", sono valide solo a livello personale e mai a livello globale.
Io penso che alla fine il razionalismo sia un'arma molto ma molto meno potente ed efficace di quanto vogliono farci credere. Mi sa più di una certa forma di controllo, guarda un po'.
In fondo poi, i superscienziati risero in faccia a Gulielmo Marconi, anche se la sua scoperta rivoluzionò il mondo, perché anche loro erano fermi ai "testi sacri" degli scienziati precedenti....
Ecco dove credo stia attualmente il pendono: http://giubizza.blogspot.com/2008/12/i-bacchettoni-progressisti.html :-D
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