I bacchettoni "progressisti"

Essere assolutamente “moderni”, politicamente corretti e di mentalità “aperta”. Essere a tutti costi contrari a ogni pregiudizio. Essere assolutamente autorazzisti del tipo “I neri sono superiori e noi bianchi facciamo schifo” esaltare gli “altri” con osservazioni tipo “I gay sono più intelligenti e sensibili (sic!) di noi etero”, esaltare ovviamente le donne come divinità in terra superiori al “grezzo” e “barbaro” mondo maschile.
Essere in ogni modo e a tutti i costi blasfemi e parlare per forza male delle religioni, in particolare di quella della propria zona di origine. Coloro che sono ritenuti “altri” sono sempre migliori di coloro considerati “noi”. Così per esempio per un italiano il cattolicesimo è peggio del protestantesimo mentre per un tedesco è l’inverso.
Essere contro la chiesa perché nella chiesa ci sono teste di cazzo (ma tu guarda…).
Essere contro la violenza degli “oppressori” (alias quei poveri cristi che si faticano la vita e fanno parte della stessa razza o gruppo etnico dei veri padroni) a prescindere, ma essere favorevoli alla violenza degli “oppressi” a prescindere perché fa “sovversiv”. Essere dalla parte dei poveri e contro i ricchi a prescindere da ogni altra cosa.
Obbligo di essere “profondi” e complicati, seguire esclusivamente programmi televisivi e manifestazioni culturali “intelligenti”, che spesso vuol dire programmi e manifestazioni che fanno due palle quadrate, aborrire per ogni cosa che possa incorrere nel sospetto di “superficialità”.
Essere animalisti ed ecologisti, meglio ancora se vegetariani.
Essere favorevoli per ogni stupidaggine che si ammanti di “novità”, tipo Pacs e Dico, soprattutto se minano a istituzioni tradizionali come la famiglia.
Essere contrari a ogni elemento tradizionale e gridare sempre all’oppressione e all’ingiustizia. Denunciare come pensiero “unico” quei miliardi di modi di pensare diversi dal proprio. Gridare al dispotismo per ogni violenza vera o presunta verso di sé e il proprio modo di pensare e inneggiare alla lotta per la “libertà” per ogni violenza fatta da se stessi o da altri per propagandare (o imporre) il proprio modo di pensare.
Bisogna essere “trasgressivi” che spesso altro non vuol dire che fare richiami al sesso. E spesso questi richiami a loro volta in altro non consistono che in un’esaltazione e un’adorazione unilaterale del corpo femminile.
Dichiararsi a favore di ogni principio morale ma essere contro il “moralismo” (la morale a mio uso e consumo?).
Guardare la “bellezza” interiore ed essere disgustati per il gusto dell’estetica, cosa troppo da “signori”, ma agghindarsi di cose alla moda.
Pretendere un mondo migliore alias a misure delle proprie elucubrazioni mentali.
Essere bravi ragazzi con la verità del mondo in tasca e col miglior modo di vivere e pronti a martellarsi le palle per i “deboli” e a martellare chi non la pensa come sé.

Ma insomma questi “progressiv” non sono forse più bacchettoni dei “conservativ”? Ovvero, che sia “progressista” o “conservatrice, la bacchettonaggine non è sempre bacchettonaggine?

Commenti

  1. piccola comunicazione OT:

    Giubizza, ho appena inserito questo blog nel mio nuovo sito
    http://qmp.slinkset.com/
    feed aggregator & social editor per la QM)come fonte aggregata permanente.
    Nel caso tu preferisca essere disaggregato, non devi far altro che comunicarmelo e provvederò immediatamente.

    Carlo
    http://metromaschile.blogspot.com/

    RispondiElimina
  2. Ok. Allora la va via così fino ad eventuale futuro contrordine...

    Carlo
    http://metromaschile.blogspot.com/

    RispondiElimina

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